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Il superamento dei 120.000 dollari da parte di Bitcoin segna una svolta storica nei mercati delle criptovalute, alimentando previsioni di ulteriori massimi e consolidando la sua posizione dominante. L’ottimismo degli investitori si riflette sia nelle strategie di allocazione che nell’attenzione istituzionale, con la Thailandia che introduce una tassazione zero sulle plusvalenze. Questi sviluppi indicano una crescente maturità del settore e una nuova fase di espansione globale.

Le liquidazioni lampo hanno azzerato centinaia di milioni in poche ore, segnalando una fragilità elevata tra gli investitori a leva. Al contempo, il consorzio interbancario spinge registri privati e l’Europa inasprisce il quadro fiscale, delineando un consolidamento del potere nelle mani degli attori sistemici. La saldatura tra politica e asset digitali accentua i rischi di conflitto d’interessi e di concentrazione della ricchezza.

L’adozione di una tassazione zero sulle plusvalenze da bitcoin in Thailandia segna un punto di svolta per la competitività internazionale nel settore delle criptovalute. Gli investimenti miliardari e la crescente visibilità pubblica in Europa evidenziano una rapida convergenza tra politiche nazionali, movimenti di capitale e cultura digitale. Questi sviluppi rafforzano le prospettive di nuovi supercicli e di una regolamentazione più favorevole a livello globale.

La normalizzazione regolamentare procede su più fronti, dall’azzeramento fiscale in Thailandia al cantiere bipartisan negli Stati Uniti, mentre amministrazioni locali valutano allocazioni in bilancio. In parallelo, modelli storici e segnali tecnici indicano spazio di rialzo, con una tesi macro che consolida bitcoin come bene di riserva della rete. La combinazione di incentivi e aspettative supportate da dati storici potrebbe innescare un effetto rete sull’intero ecosistema.